Cari Soci,
il 6 giugno scorso il CUN ha reso il proprio parere tecnico sull'aggregazione dei settori scientifico-disciplinari, che ha condotto all'individuazione di 79 macro-settori all'interno delle 14 aree. In particolare, l'area 13 è risultata composta da 5 macro-settori:
13/A (SECS-P/01, SECS-P/02, SECS-P/03, SECS-P/05, SECS-P/06 )
13/B (SECS-P/07, SECS-P/08, SECS-P/09, SECS-P/10, SECS-P/11, SECS-P/13)
13/C (SECS-P/12, SECS-P/04)
13/D (SECS-S/01, SECS-S/02, SECS-S/03, SECS-S/04, SECS-S/05)
13/E (SECS-S/06)
Si tratta di un primo soddisfacente risultato, che premia gli sforzi operati a difesa dell'autonomia culturale del nostro SSD, autonomia talvolta messa in discussione come "atipicità italiana".
Il parere formulato dal CUN, definito dopo un'ampia consultazione con la comunità universitaria, accoglie favorevolmente le istanze ripetutamente avanzate dal Comitato Scientifico Amases.
Il dibattito che ha preceduto il lavoro conclusivo del CUN ha visto fortemente impegnato il Comitato Scientifico Amases nel confronto di cui vi ho già messo al corrente in un precedente messaggio con la Giunta della Conferenza dei Presidi, i rappresentanti al CUN per le aree 13 e 1, i Presidenti di Accademie e Società Scientifiche.
Particolare rilievo ha avuto poi l'ultima riunione che si è tenuta il 30 maggio a Roma con gli interlocutori di cui sopra. Infatti in quella sede è stata condivisa la proposta avanzata dall'Amases circa l'autonomia scientifica del SSD SECS-S0/6, che, ben lungi da una dinamica corporativistica, si configura indiscutibilmente come un settore autoconsistente per caratteristiche metodologiche e campi di applicazione.
Il discorso del Presidente Pressacco in quell'occasione è stato molto incisivo nel riaffermare le connotazioni del settore, alla luce della tradizione culturale da cui esso trae motivazione, nonché degli orientamenti di ricerca che lo caratterizzano. Quanto detto dal Presidente è stato raccolto in un allegato al verbale della riunione.
Riteniamo opportuno portarvi a conoscenza di tale documento (trasmesso in allegato), che è stato condiviso dal Comitato e dalla Segreteria Amases.Ciò anche per chiarire le linee guida da seguire nell'immediato futuro, che ci vedrà ancora impegnati nella questione della riaggregazione dei SSD, soprattutto nella cosiddetta fase 2, in cui si procederà ad una revisione globale della struttura dei settori.
E proprio in vista della fase successiva il Comitato Scientifico ritiene auspicabile un diretto coinvolgimento dell'Associazione, invitando tutti i Soci a contribuire al dibattito.
Emilia Di Lorenzo
Segretario generale Amases